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Le mani legate dietro la schiena, un cappuccio sulla testa, il corpo riverso sull’asfalto.Così un manifestante russo per la pace ha deciso di scendere in piazza a Mosca, a casa di Putin, e protestare contro la guerra in Ucraina e il genocidio in atto, mimando le brutali immagini del massacro di oltre 400 civili a Bucha e solidarizzando coi fratelli ucraini.Ci vuole un coraggio enorme per fare una cosa del genere nel cuore della Capitale, a due passi dal Cremlino.Un gesto che, in breve, grazie al sito indipendente Holod Media, ha fatto il giro del mondo, dimostrando ancora una volta che esiste una resistenza e che la Russia non è solo Putin. (Lorenzo Tosa) -- source link